Progettazione integrale a Villa Adriana

Autores/as

  • Giuseppina E. Cinque Università degli Studi di Roma

Palabras clave:

Villa Adriana, architettura, progettazione integrale

Resumen

Nell’ambito della monumentale letteratura prodotta con riferimento al sito imperiale tiburtino, la divulgazione di studi su peculiari caratteri - tipologici, strutturali, funzionali - di complessi o di aree, appare con regolare continuità. Sono studi che spaziano su vari aspetti della Villa, dai terrazzamenti all’impiantistica idraulica, dagli spazi a verde alle tecniche adottate per agevolare la fruizione residenziale –spesso con soluzioni di incredibile effetto scenografico–, dalle considerazioni a carattere tipologico a quelle mirate a individuare le funzioni, se non riflessioni in ambito prevalentemente urbanistico, solo per citarne alcune delle più frequenti. La maggior parte delle indagini ha per oggetto singoli complessi, tutt’al più aree di limitata estensione, laddove l’insieme “Villa” è affrontato solo per quel che concerne la dislocazione di elementi pertinenti singole funzionalità, quali, per esempio, la rete idrica, le fontane e i ninfei, gli acquedotti, le latrine, i giardini … Non infrequenti, inoltre, sono le “ricostruzioni” di complessi della Villa, certamente molte intraprese più a carattere sensazionalistico che non scientifico e, come tali, non prive di interpretazioni erronee. A queste sono affiancate altre ricostruzioni che, sebbene desunte da accurati studi archeologici, sono talora redatte adottando stilemi architettonici tradizionali, ossia sono proposte senza tenere conto delle fondamentali e preminenti innovazioni linguistiche adrianee. Eppure si tratta di tipologie il cui concepimento progettuale e la cui realizzazione cantieristica, come diffusamente apprezzabile, hanno alla base l’adozione di innovazioni importanti, talora a carattere sperimentale. Innovazioni, quelle apportate dai tecnici adrianei nella Villa, che hanno per oggetto non solo la volumetria architettonica, intesa come spazio costruito e spazio percepito, ma anche la tecnologia, nelle accezioni impiantistiche e strutturali, la decorazione e quant’altro che, inerente il linguaggio progettuale, concorra a sottolineare il carattere evolutivo, nonché talora sperimentale, imposto da Adriano ai suoi progettisti.

Si rende, dunque, necessario avviare una riflessione su tali temi e, in particolare, in merito ad alcune caratteristiche che si osservano in più complessi e che, quando trasposte nel linguaggio architettonico attuale, aderiscono ai concetti di progettazione integrale e di architettura bioclimatica. Entrambi argomenti, questi ultimi, il cui studio, intrapreso dalla seconda metà del secolo appena trascorso, attualmente costituisce un ambito applicativo sempre più avanzato anche in funzione, nel caso della progettazione integrale, dell’introduzione delle tecnologie BIM –Building Information Modeling–, dello sviluppo dei metodi GOPP –Goal Oriented Project Planning– e PCM –Project Cycle Management– o, nella traduzione italiana, di GCP –Gestione del Ciclo di Progetto–.

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Publicado

2023-05-12

Cómo citar

Cinque, G. E. (2023). Progettazione integrale a Villa Adriana. ROMULA, (20), 7–56. Recuperado a partir de https://upo.es/revistas/index.php/romula/article/view/7963

Número

Sección

Artículos