L'incitamento all'odio e la tutela dei diritti fondamentali

Un'analisi della sua efficacia e del suo impatto nell'ambito lavorativo

Abstract

L'incitamento all'odio ha un intento discriminatorio che si rivolge a una persona o a un gruppo che si trova in una situazione di maggiore vulnerabilità rispetto agli altri, come nel caso dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo che subiscono sistematicamente questo tipo di comportamenti. Negli ultimi anni si è registrato un aumento dei discorsi di incitamento all'odio in tutti gli ambiti della vita quotidiana e anche nella sfera pubblica. L'articolo analizza gli strumenti giuridici esistenti a livello internazionale, regionale e nazionale, concentrandosi sulle lacune e sulle barriere che ostacolano un'efficace protezione dei diritti fondamentali dei migranti in Spagna. Vengono così analizzate diverse situazioni reali di migranti in Spagna e di altre persone che, pur non essendo migranti, appartengono a gruppi vulnerabili e sono chiari esempi di discriminazione basata sulla nazionalità, l'etnia, la razza o il contesto culturale. Vengono osservati e segnalati diversi comportamenti che possono essere qualificati come reati di odio, con riferimento all'impatto del discorso di odio nelle relazioni di lavoro.